
Dopo settimane di richieste da parte del mondo imprenditoriale, è arrivata la tanto attesa proroga dell’obbligo di dotarsi di una polizza catastrofale. Il Consiglio dei ministri ha stabilito nuove scadenze differenziate per dimensione aziendale, dando più tempo alle imprese per adeguarsi alla normativa.
Il termine resta fissato al 1° aprile 2025 per le grandi imprese, ma è posticipato al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e microimprese.
Una decisione che accoglie le istanze delle associazioni di categoria e risponde al clima di incertezza che si era generato a seguito del DM 18/2025, approfondito nel nostro precedente articolo 👉 Polizze catastrofali: obbligo di adeguamento entro il 31 marzo 2025
🔹 Una proroga richiesta a gran voce dal tessuto produttivo
Le imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, avevano lamentato l’impossibilità di adeguarsi in tempi così brevi, vista l’assenza di un portale comparativo e l’elevata complessità nel valutare le polizze disponibili. Confindustria, tramite il suo presidente Orsini, aveva definito il rischio di un "prelievo forzoso" mascherato da obbligo assicurativo.
Anche Confcommercio e Confesercenti avevano sollevato il problema, chiedendo un rinvio immediato per evitare che milioni di imprese fossero costrette ad adeguarsi senza avere a disposizione strumenti di confronto, né la certezza sui costi o sull’effettiva efficacia delle coperture.
🔹 Cosa cambia con la nuova proroga?
Ecco il nuovo calendario delle scadenze:
✅ Grandi imprese: obbligo confermato al 1° aprile 2025, ma senza sanzioni immediate.
✅ Medie imprese: nuovo termine 1° ottobre 2025.
✅ Piccole e microimprese: nuova scadenza fissata al 1° gennaio 2026.
Il rinvio consente a tutte le aziende coinvolte di:
📌 Valutare le caratteristiche tecniche delle polizze
📌 Confrontare i costi in modo consapevole
📌 Adeguare i contratti di affitto, dove necessario, soprattutto per gli immobili ad uso commerciale e turistico
🔹 Perché è importante non ignorare l’obbligo
Anche in assenza di sanzioni dirette, non dotarsi di una copertura catastrofale significa rinunciare a importanti opportunità:
✅ Accesso al credito bancario
✅ Partecipazione a bandi di finanziamento pubblici
✅ Protezione economica in caso di calamità naturali
✅ Tutela legale per gli amministratori
Inoltre, la normativa prevede che anche le imprese in affitto debbano assicurare l’immobile in cui operano, a tutela del suo valore di ricostruzione.
Questo implica una necessaria collaborazione tra conduttori e proprietari.
🔹 Conclusione: un rinvio utile, ma non un motivo per rimandare
La proroga è un passo importante per consentire a tutte le imprese di mettersi in regola senza pressioni, ma non deve essere un alibi per rinviare ancora.
Le catastrofi naturali sono eventi sempre più frequenti e impattanti, e una copertura assicurativa mirata rappresenta uno strumento di tutela concreto.
📌 È il momento giusto per informarsi, valutare le opzioni disponibili e definire una strategia assicurativa coerente con i reali rischi aziendali.