
Il nuovo decreto ministeriale 18/2025 impone alle imprese italiane l’aggiornamento delle proprie polizze assicurative per includere la copertura contro i rischi catastrofali. Questo obbligo, introdotto dalla legge di bilancio 2024 (L. 213/2023), ha una scadenza fissata al 31 marzo 2025, con una proroga al 31 dicembre 2025 per il settore della pesca e acquacoltura.
Ma cosa significa in concreto per le aziende? In questo articolo analizziamo i punti chiave del decreto e le azioni necessarie per essere in regola.
Adeguamento delle polizze: cosa cambia?
Le imprese devono modificare le polizze esistenti per garantire una copertura efficace contro eventi catastrofali come:
📌 Terremoti
📌 Alluvioni
📌 Frane
📌 Inondazioni ed esondazioni
Il decreto stabilisce che:
✅ Le polizze devono essere aggiornate entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto o al primo rinnovo utile.
✅ I massimali assicurativi e le somme coperte devono essere adeguati ai nuovi parametri normativi.
✅ Le compagnie assicurative devono rispettare le nuove disposizioni e rivedere la loro gestione del rischio.
Determinazione dei premi e incentivi
Il decreto prevede che i premi assicurativi siano determinati in base a criteri di proporzionalità rispetto al rischio effettivo, considerando:
📌 Localizzazione geografica e vulnerabilità dei beni assicurati.
📌 Aggiornamenti periodici per adeguarsi alle nuove valutazioni del rischio.
📌 Sconti per le imprese che adottano misure preventive per ridurre i rischi (art. 4).
Le aziende che investono nella sicurezza potranno ottenere condizioni più vantaggiose sulle polizze.
Gestione del rischio per le assicurazioni
Il decreto introduce nuove regole anche per le compagnie assicurative, che dovranno:
✅ Stabilire la propria propensione al rischio e fissare limiti di tolleranza.
✅ Se questi limiti vengono superati, dovranno sospendere l’assunzione di nuovi rischi a livello nazionale (art. 5).
Questa misura mira a garantire maggiore stabilità nel settore assicurativo e una tutela efficace per imprese e compagnie.
Scoperto e massimali di copertura
Il decreto stabilisce regole precise per lo scoperto (la quota di danno a carico dell’assicurato) e i massimali di copertura:
📌 Scoperto
🔹 Polizze fino a 30 milioni di euro → massimo 15% del danno.
🔹 Polizze oltre 30 milioni di euro (o per grandi imprese con fatturato >150 milioni e almeno 500 dipendenti) → livello negoziabile tra le parti.
📌 Massimali
🔹 Fino a 1 milione di euro → copertura fino all’intero importo assicurato.
🔹 Tra 1 e 30 milioni di euro → copertura massima del 70% della somma assicurata.
🔹 Oltre 30 milioni di euro → importo definito su base contrattuale (art. 7).
Cosa fare per adeguarsi?
Le imprese devono attivarsi immediatamente per verificare se le loro polizze sono conformi ai nuovi requisiti. In particolare, è necessario:
✅ Contattare la compagnia assicurativa per valutare l’adeguamento della polizza.
✅ Analizzare le clausole contrattuali per verificare che includano la copertura obbligatoria.
✅ Negoziare nuove condizioni su premi, scoperto e massimali se necessario.
Il termine per l’adeguamento è il 31 marzo 2025, quindi il tempo per mettersi in regola è limitato. Le imprese che non si adegueranno in tempo potrebbero incorrere in sanzioni e restare esposte a gravi rischi economici in caso di calamità naturali.
Conclusione
Il decreto ministeriale 18/2025 segna un passo importante nella gestione del rischio catastrofale per le imprese italiane. L’adeguamento delle polizze non è solo un obbligo legale, ma rappresenta una protezione essenziale contro eventi naturali sempre più frequenti e distruttivi.
Affrontare questo aggiornamento con tempestività permetterà alle imprese di proteggere il proprio patrimonio, garantire la continuità aziendale e beneficiare di premi assicurativi più equi.
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