
Quando si parla di investimenti, si sente spesso nominare il “profilo di rischio”. Ma cosa significa davvero? E perché è così importante conoscerlo bene prima di iniziare un percorso di investimento?
Scopriamolo insieme.
🔹 Cosa si intende per profilo di rischio
Il profilo di rischio rappresenta il grado di oscillazione che un portafoglio può sopportare nel tempo. Ma non si tratta solo di numeri: è una questione profondamente personale.
✅ Un profilo di rischio basso può dipendere da un orizzonte temporale breve, ma anche da una scarsa tolleranza emotiva alle fluttuazioni del mercato.
✅ Al contrario, chi riesce a gestire emotivamente le fasi negative dei mercati può permettersi portafogli più dinamici e orientati alla crescita.
Spesso, però, si commette l’errore di adattare il proprio profilo di rischio all’andamento del mercato. Quando le borse salgono, ci si sente pronti a rischiare. Quando scendono, si diventa improvvisamente prudenti.
Questo comportamento è pericoloso, perché porta a decisioni impulsive e poco coerenti con i propri obiettivi.
Il profilo di rischio, invece, deve essere stabile e coerente nel tempo, basato sulla situazione personale e non sull’umore del mercato.
🔹 Come individuare il tuo profilo di rischio
Capire quale sia il proprio profilo di rischio non è semplice. Le simulazioni o i questionari aiutano, ma non bastano.
✅ Se hai dubbi, meglio stimarlo per difetto. È più saggio sottostimare la propria tolleranza al rischio che sopravvalutarla, per evitare decisioni errate nei momenti critici.
✅ Eventi di vita importanti - come un cambio di lavoro, la nascita di un figlio o l’inizio di un’attività imprenditoriale - possono giustificare una revisione del profilo di rischio.
⚠️ Attenzione: il profilo di rischio non dipende dalla quantità di denaro investito. Spesso chi ha capitali modesti tende a rischiare di più sperando in rendimenti elevati, ma questo atteggiamento è più vicino alla speculazione che all’investimento consapevole.
🔹 Le principali categorie di rischio finanziario
Il rischio finanziario non è un concetto unico, ma un insieme di componenti diverse che devono essere comprese e gestite. Ecco le principali:
✔ Rischio del market timing
Deriva dal tentativo di prevedere l’andamento dei mercati per entrare o uscire nel momento giusto. È una delle cause principali di errori, poiché anche gli esperti raramente ci riescono con costanza.
✔ Rischio specifico
È legato a singoli strumenti finanziari, come un’azione o un’obbligazione. Se quella società fallisce, si può perdere l’intero capitale investito. Si riduce con una corretta diversificazione.
✔ Rischio valutario
Presente quando si investe in strumenti denominati in valute diverse dalla propria. Le variazioni del cambio possono incidere sensibilmente sul rendimento finale.
✔ Rischio di liquidità
Si verifica quando, nel momento in cui si vuole vendere uno strumento, non si trova un acquirente. Più frequente in titoli poco scambiati.
✔ Rischio del gestore
È il rischio che un fondo a gestione attiva sia condizionato da decisioni sbagliate del gestore. Non è presente nei fondi a gestione passiva, come gli ETF.
✔ Rischio sistematico
È il rischio “di mercato” che coinvolge tutto il sistema finanziario. Non può essere eliminato, ma deve essere accettato e gestito con consapevolezza.
🔹 Conclusione
Ogni investimento comporta una certa dose di rischio. Ma comprenderne le dinamiche, e soprattutto conoscersi come investitori, aiuta a fare scelte più coerenti con i propri obiettivi.
Ricorda: il nemico numero uno dell’investitore è spesso l’investitore stesso. L’emotività, se non gestita, può portare a scelte impulsive e dannose.