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Rappresentazione visiva dell'articolo: Benchmarking aziendale: 

cos’è, perché conta e come iniziare

Conoscere a fondo la propria azienda è fondamentale, ma per migliorare davvero è necessario guardarsi intorno. Il benchmarking è lo strumento che permette di confrontare le performance della tua impresa con quelle dei concorrenti, individuare i punti di forza (e di debolezza) e trasformare i dati in vantaggi competitivi.


🧭 Cos'è il benchmarking?

Il benchmarking è una tecnica che consiste nell’analizzare i risultati di altre aziende del tuo stesso settore per capire come si ottengono performance migliori. Non si tratta di copiare, ma di imparare: osservare ciò che funziona, valutare se e come può essere adattato alla propria realtà e mettere in atto un miglioramento continuo.

Fare benchmarking significa uscire dalla logica autoreferenziale. Se pensi che i tuoi margini siano buoni, hai un solo punto di vista. Ma se li confronti con quelli delle migliori aziende del settore, potresti scoprire margini di miglioramento inaspettati.


🛠 Perché è così utile per una PMI?

Ecco alcuni motivi per cui il benchmarking è uno strumento potente:

✅ Ti aiuta a capire se i tuoi risultati sono in linea con il mercato o al di sotto delle aspettative;

✅ Ti permette di distinguere problemi interni da fenomeni diffusi nel settore;

✅ Puoi individuare opportunità per migliorare i processi, i costi o il posizionamento;

✅ È un’occasione per sviluppare una cultura aziendale più orientata ai dati.


Pensalo come il confronto tra studenti che hanno sostenuto lo stesso esame: sapere com’è andata agli altri ti aiuta a capire meglio il tuo risultato, anche se hai preso un buon voto.


🏎 Un esempio dal mondo reale

Immagina una piccola azienda che produce scarpe artigianali. Dopo anni di attività, ha consolidato i suoi processi e si sente competitiva. Tuttavia, confrontando i dati economici con quelli di aziende simili (in termini di fatturato e mercato), scopre che i concorrenti riescono a contenere i costi fissi e ad ottenere margini superiori. Da lì nasce una

riflessione interna sui fornitori, sull’efficienza produttiva e sulle strategie di vendita.

Questo è benchmarking: uno stimolo al miglioramento concreto.


⚙️ Come si fa benchmarking in pratica?

Ecco cinque passaggi chiave per cominciare:

1️⃣ Recupera i bilanci dei concorrenti

Molti dati sono pubblici e accessibili (per esempio tramite il Registro Imprese). Concentrati su aziende simili per dimensione e settore.

2️⃣ Riclassifica i dati

Per confrontare davvero i numeri, è importante uniformare le voci di bilancio, rendendole leggibili e comparabili. È il primo passo per evidenziare margini, costi, ricavi in modo funzionale.

3️⃣ Analizza e confronta

Osserva gli indici percentuali, come il margine operativo netto sul fatturato. Qual è l'incidenza dei costi del personale? E dei servizi esterni? Capirai se le tue proporzioni sono equilibrate o da rivedere.

4️⃣ Definisci un piano d’azione

I dati servono solo se portano a un cambiamento. Una volta identificati i gap con i migliori, stabilisci obiettivi concreti e realistici per colmare le distanze.

5️⃣ Agisci con flessibilità e costanza

Le condizioni cambiano, ma questo non giustifica improvvisazioni. Serve disciplina, ma anche capacità di adattarsi ai nuovi scenari, senza perdere di vista l’obiettivo.


🧩 Conclusione

Il benchmarking non è una gara tra chi fattura di più, ma uno strumento per migliorare la propria efficienza, per capire dove si è rispetto agli altri e dove si può arrivare. Non servono software complessi o grandi investimenti, ma metodo, curiosità e voglia di crescere.


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